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CONCORSO MAGISTRATURA 2015 - TRACCE CENTRATE

CONCORSO MAGISTRATURA 2015 PROVE SCRITTE 7, 8 e 10 LUGLIO 2015

Anche in questa tornata concorsuale tutte le esercitazioni, le lezioni ed i materiali del corso a numero chiuso sono stati di straordinario ausilio consentendo ai nostri corsisti di affrontare le prove scritte con serenità, grinta e convinzione.

Tutte le tracce estratte sono state analiticamente spiegate!

Non si è trattato della mera citazione di argomenti dati per probabili o dell’esposizione di una o più pronunce giurisprudenziali, bensì di un completo e omnicomprensivo inquadramento storico-sistematico di tutti gli istituti giuridici richiesti dalle tracce, affrontati dai docenti in lezioni durate svariate ore.

Le tracce estratte al concorso in magistratura 7-10 luglio 2015contenutisticamente identiche (salvo diversa formulazione formale) a quelle assegnate ed esaminate durante il corso, sono state spiegate dal docente in lezioni durate svariate ore.

Alla spiegazione è seguita anche la messa a disposizione del materiale giurisprudenziale rilevante. Come è noto il Corso bandisce le c.d. “dispense millepaginarie” (deleterie e inutili perché impongono al corsista uno sforzo di lettura immane – ammesso che riesca a studiarle senza essere sopraffatto da un senso di impotenza e sconforto) e fornisce solo materiali attentamente selezionati (il docente studia tutto lo scibile giuridico sull’argomento e lo trasmette ai corsisti in modo completo, dettagliato e sempre finalizzato alla redazione del tema del concorso in magistratura).

TRACCIA DI AMMINISTRATIVO 8 Luglio 2015:
“Parli il candidato della natura del ricorso straordinario al capo dello Stato, del procedimento e in particolare dell’ammissibilità dell’impugnativa del decreto decisorio, e dei possibili rimedi nel caso di non esecuzione anche in forma specifica.”

LE ATTIVITA’ DEL CORSO

Plurime esercitazioni scritte e lezioni teoriche sul ricorso straordinario (complessivamente oltre 20 ore di lezione negli ultimi tre anni; due temi specifici sull’argomento; una lezione straordinaria).

L’argomento è stato, tra l’altro, trattato sia nel corso delle lezioni straordinarie dello SPECIALE CONCORSO MAGISTRATURA 2015, sia nel corso delle lezioni ordinarie.

L’istituto è stato dato per PROBABILISSIMO durante la full immersion con rush finale riservata ai nostri corsisti ed interamente gratuita nell’ambito della quale sono state fornite anche indicazioni specifiche circa la monografia scritta dal Prof. Agostino Meale (Ricorsi amministrativi ed ordinamento regionale, CEDAM, 2005). La necessità di ripetere l’argomento è stata più volte segnalata sin dalla lezione del 23 giugno 2015. Così i nostri corsisti hanno avuto a disposizione ben due settimane per ripetere l’argomento.

Temi assegnati:

  • Il regime giuridico dei ricorsi amministrativi. Tratti il candidato, in particolare, dell’impugnazione delle decisioni rese sui predetti ricorsi” –  il tema è stato spiegato in una LEZIONE della durata complessiva di oltre 5 ore.
  • Il giudizio di ottemperanza con particolare riferimento alla questione dell’esecuzione dei decreti decisori di ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica” – il tema è stato spiegato in una LEZIONE della durata complessiva di oltre 5 ore.

Nel corso dell’anno 2014-2015 il ricorso straordinario è stato nuovamente spiegato nell’ambito dello SPECIALE CONCORSO MAGISTRATURA 2015 in una LEZIONE della durata di 5 ore strutturata come segue:

RICORSI AMMINISTRATIVI: origini storiche, caratteri, natura giuridica e tipologie

RICORSO GERARCHICO: gerarchia; non definitività; oggetto; rapporti tra procedimento giustiziale gerarchico e processo; il regime di impugnazione della decisione resa sul ricorso gerarchico e la questione del potere di autotutela residuale; disciplina dei ricorsi gerarchici e poteri normativi di regioni, province e comuni; i nuovi orientamenti del Consiglio di Stato sulle tecniche di tutela processuale avverso l’inerzia registratasi nella definizione del procedimento sul ricorso gerarchico

RICORSO STRAORDINARIO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA:

  • evoluzione storica del rimedio;
  • presupposti di ammissibilità;
  • l’oggetto;
  • gli atti impugnabili (in particolare quelli regionali e delle A.A.I.);
  • esame dettagliato e storicizzato delle singole fasi del procedimento istruttorio e decisorio alla luce della più recente giurisprudenza consultiva del Consiglio di Stato (tra l’altro Cons. Stato, commissione speciale 28/4/2009, n. 920; sez. riun. I e II, del 7/5/2012, n. 2131 – affare n. 4648/2010);
  • la tutela cautelare nell’ambito del procedimento di decisione del ricorso straordinario;
  • esame analitico e storicizzato dell’evoluzione giurisprudenziale e normativa sulla controversa questione della NATURA GIURIDICA del ricorso straordinario alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale, delle Sezioni unite della Corte di cassazione, dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato e della Corte europea dei diritti dell’uomo (caso Nardella 1999);
  • la notifica al controinteressato del ricorso straordinario e la trasposizione;
  • mezzi di impugnazione della decisione resa sul ricorso straordinario (l’impugnazione al TAR con limiti ai soli vizi di forma e procedura per le parti partecipanti e senza limitazioni per i controinteressati pretermesso, la revocazione, la correzione di errori materiali, il ricorso per cassazione, il riesame)
  • l’ottemperabilità delle decisioni rese sul ricorso straordinario alla luce della giurisprudenza delle Sezioni unite della Corte di cassazione e dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato.

In particolare la LEZIONE ha ricostruito sistematicamente ed analiticamente il complesso quadro giurisprudenziale relativo a tutte le questioni giuridiche poste dall’istituto esaminando (non casisticamente ed elencaticamente bensì sistematicamente e in prospettiva storicizzata nonché alla luce della dottrina più recente – pubblicazioni 2014 e 2015) non solo le decisioni storiche ma anche quelle più recenti tra cui:

  • Corte costituzionale, sentenze 13 novembre 2013, n. 265 e 2 aprile 2014 n 73;
  • Corte di cassazione, sezioni unite, 28 gennaio 2011, n. 2065; sezioni unite, 19 dicembre 2012, n. 23464; sezioni unite, 28 agosto 2013, n. 19531; sezioni unite, 2 settembre 2013, n. 20054; sezioni unite, 6 settembre 2013, n. 20569; sezioni unite, 14 maggio 2014, n. 10414
  • Consiglio di Stato, adunanza plenaria, 5 giugno 2012, n. 18; adunanza plenaria, 6 maggio 2013, n. 9 e 10; sezione I, 2-16 luglio 2014, affare n. 1033/2014.

Al termine delle predette lezioni sono stati forniti i materiali giurisprudenziali richiamati.

L’argomento è trattato nei testi consigliati (sia base che di approfondimento o di lettura).

TRACCIA DI CIVILE 8 LUGLIO 2015:
“Negoziazione degli strumenti finanziari, alea contrattuale e funzione speculativa. Profili di meritevolezza.”

LE ATTIVITA’ DEL CORSO

Plurime esercitazioni scritte e lezioni teoriche su tutti gli istituti.

La prima esercitazione dell’anno 2014-2015 è stata svolta sul tema: “giudizio di meritevolezza e atipicità contrattuale”. Durante la lezione è stata, tra l’altro, storicizzata l’evoluzione giurisprudenziale e dottrinale relativa ai contenuti e le finalità del giudizio di meritevolezza evidenziando i profili di differenziazione da quello di liceità, nonché le interferenze con la nuova configurazione della causa quale funzione economico-individuale o causa in concreto.

L’argomento è stato trattato anche durante gli anni precedenti con temi specifici e lezioni mirate sull’autonomia negoziale, la causa, i contratti collegati e misti, oltre a quelli sulle principali figure di contratti atipici (tra i quali anche i contratti derivati).

Nel corso della full immersion con rush finale riservata ai nostri corsisti ed interamente gratuita il docente ha descritto tutte le monografie dei Professori di civile (tra cui in particolare quelle della Prof.ssa De Giorgi e del Prof. Russo) evidenziando la particolare sensibilità dei predetti verso la tematica generale del giudizio di meritevolezza e la condivisione della teoria della causa in concreto, assegnando pertanto la ripetizione delle lezioni (durate rispettivamente 5 e 6 ore) effettuate sull’argomento.

In più, sempre nel corso della full immersion con rush finale riservata ai nostri corsisti ed interamente gratuita, il docente, dopo la sostituzione del Prof. Maiello con il Prof. Greco, ha segnalato la grande esperienza di quest’ultimo nel diritto bancario e dell’intermediazione finanziaria invitando i partecipanti alla ripetizione degli argomenti, già trattati in numerose occasioni, ed in particolare:

  • la NEGOZIAZIONE DEI CONTRATTI AVENTI AD OGGETTO SERVIZI DI INVESTIMENTO richiamando la necessità di ripetere la decisione delle Sezioni unite della Corte di cassazione, del 19 dicembre 2007, n. 26724 (più volte affrontata al corso in svariate occasioni – è operazione impossibile menzionarle tutte), peraltro nuovamente messa a disposizione di tutti i corsisti in area riservata attesa la grande rilevanza della predetta ai fini concorsuali (TRATTATO FAVA, pag. 2002-2008);
  • CONTRATTI DERIVATI (richiamando la lezione monotematica dell’anno scorso sui contratti derivati e quella di quest’anno relativa nello specifico alla rilevanza penale dei contratti derivati soprattutto in relazione ai reati di truffa e usura);
  • la questione del RECESSO nell’ambito del CONTRATTI RELATIVI ALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI DI INVESTIMENTO, richiamando sinteticamente i principi di diritto affermati dalla decisione delle Sezioni unite della Corte di cassazione, del 3 giugno 2013, n. 13905 (nuovamente messa a disposizione di tutti i corsisti in area riservata attesa la grande rilevanza della predetta ai fini concorsuali);

Durante il Corso (primo anno del biennio) è stata, tra l’altro, sottoposta una TRACCIA SPECIFICA sulla responsabilità degli intermediari finanziari per violazione delle regole di condotta relative alla negoziazione di strumenti finanziari.

All’esercitazione è seguita la LEZIONE in cui sono stati esaminati, tra l’altro, i seguenti aspetti:

  • evoluzione della normativa comunitaria e nazionale (poi attuata con regolamenti CONSOB) successiva alla nota vicenda ENRON;
  • struttura dei contratti relativi alla prestazione di servizi di investimento (contratto quadro – ordini)
  • descrizione delle regole di comportamento specifiche relative al contratto quadro e ai singoli ordini
  • regime giuridico delle conseguenze delle violazioni delle predette regole di comportamento (varie soluzioni prospettate in dottrina e giurisprudenza e composizione del dibattito da parte delle Sezioni unite)
  • la differenza tra responsabilità precontrattuale (violazione delle regole di comportamento in relazione al contratto quadro) e contrattuale (violazione delle regole di comportamento in relazione ai singoli ordini)
  • natura giuridica del rapporto tra intermediario e cliente
  • la forma dei contratti quadro

In relazione ai CONTRATTI DERIVATI il tema sviluppato dal docente a lezione è stato il seguente: “I contratti derivati: origini storiche, tipologie, struttura e funzione, oggetto ed effetti, con particolare riguardo alle questioni giuridiche poste da quelli stipulati dalle Amministrazioni territoriali precisando quali siano gli strumenti di tutela utilizzabili”.

Nel corso della LEZIONE il docente ha esaminato i contratti derivati alla luce della dottrina più recente (tra cui la monografia di quasi quattrocento pagine di D. Maffeis, Swap tra banche e clienti, Milano, Giuffrè, 2014) e della giurisprudenza civile (di legittimità e merito), contabile ed amministrativa rilevante (tra cui Corte di cassazione, sezioni unite, 17 maggio 2013, n. 12110 e Consiglio di Stato, adunanza plenaria, 5 maggio 2014, n. 13; Corte di cassazione, sezione II penale, 21 dicembre 2011, n. 47421; Corte di giustizia, sentenza 22 gennaio 2014, C-270/12; Corte costituzionale, sentenza 18 febbraio 2010, n. 52):

  • le origini storiche dei contratti derivati
  • le principali tipologie di derivati
  • gli aspetti strutturali dei contratti derivati
  • l’oggetto dei derivati
  • gli effetti dei contratti derivati
  • le caratteristiche dei derivati
  • la CAUSA E LE FUNZIONI DEI DERIVATI: nell’ambito della trattazione dei profili funzionali del contratto si è fatto il punto sugli orientamenti giurisprudenziali – ivi compresi i precedenti dell’anno 2014 – che, richiamando la rinnovata visione della causa quale funzione economico-sociale, hanno differenziato tra ALEA BILATERALE E ALEA UNILATERALE, unitamente alla necessità della conoscenza bilaterale delle parti dei presupposti della negoziazione e degli scenari previsionali; si sono evidenziate le svariate funzioni e richiamate le principali tipologie di derivati che le realizzano
    • funzione di copertura
    • funzione speculativa
    • funzione di arbitraggio
  • ratio legis dell’esclusione dell’applicabilità dell’eccezione di gioco di cui all’art. 1933, comma 1, c.c. (art. 23, comma 5, d.lgs. 5//1998)
  • la tesi della nullità del contratto derivato caratterizzato dall’ALEA UNILATERALE per immeritevolezza degli interessi (1322, comma secondo, c.c.) e mancanza di causa in concreto;
  • lA TUTELA CIVILISTICA (vizi del consenso; cause di nullità; la responsabilità per violazione delle regole di comportamento): esame delle teorie dottrinali e degli orientamenti giurisprudenziali
  • PROFILI PENALISTICI DEI DERIVATI (la truffa e l’usura)
  • I CONTRATTI DERIVATI IN CUI SIA PARTE UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (questioni di giurisdizione e di merito correlate al rispetto delle regole dell’evidenza pubblica e ai confini del potere di autotutela alla luce delle decisioni della Corte di cassazione, sezioni unite, 17 maggio 2013, n. 12110 e Consiglio di Stato, adunanza plenaria, 5 maggio 2014, n. 13)
  • LA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA: cenni alle principali questioni controverse poste nell’ambito dei giudizi dinanzi alla Corte dei conti
  • DERIVATI E FALLIMENTO (cenni)

Qualche mese fa i contratti derivati sono stati esaminati anche dal punto di vista PENALISTICO. Sono stati evidenziati non solo in profili di rilevanza ai fini della TRUFFA ma soprattutto quelli relativi al reato di USURA con particolare riguardo alle operazioni di RINEGOZIAZIONE DI CONTRATTI DI INTEREST RATE SWAP OVER THE COUNTER.

Per completezza si segnala che durante il corso sono state più volte trattate:

  • le varie tipologie di contratti di gioco e scommessa anche con riguardo a quelli che danno luogo ad obbligazioni naturali ex art. 1933 (cfr., ad esempio, la lezione sulle OBBLIGAZIONI NATURALI) definendo i tratti su cui si fonda la TRIPARTIZIONE TRA SCOMMESSE AUTORIZZATE, TOLLERATE E VIETATE;
  • le questioni relative ai RIMEDI contro i c.d. CONTRATTI SQUILIBRATI (TRATTATO FAVApag. 40-53, parte relativa a tematica che ha già formato oggetto di una traccia estratta al concorso in magistratura con scritti nel corso dell’anno 2012)

L’argomento è trattato nei testi consigliati (sia base che di approfondimento o di lettura).

TRACCIA DI PENALE 10 LUGLIO 2015:
“Accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico: elementi costitutivi, luogo e tempo della consumazione e, in particolare, il rapporto con la rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio”

LE ATTIVITA’ DEL CORSO

Plurime esercitazioni scritte e lezioni teoriche sul reato di accesso abusivo a sistema informatico e quelli collegati, tra cui la fattispecie di cui all’art. 326 c.p.

Nel corso biennale è stata effettuata un’ESERCITAZIONE sul tema che segue:

Il delitto di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, configurabilità del concorso con altre ipotesi di reato proprie del pubblico ufficiale, determinazione del locus commissi delicti”.

Il tema è stato poi spiegato in una LEZIONE durata 3 ore in cui, tra l’altro, previo inquadramento sistematico della complessa categoria dei reati informatici (distinguendosi tra quelli informatici in senso stretto e quelli commessi attraverso il mezzo telematico), ivi compresa la descrizione delle linee guida internazionali per l’omogenea applicazione delle norme della convenzione di Budapest alle nuove forme di criminalità informatica transnazionale (phishing, bombing, botnet, DoS e DDoS attack), è stata esaminato in modo analitico il reato di ACCESSO ABUSIVO A SISTEMA INFORMATICO (art. 615 ter c.p.) ed in particolare:

  • ricostruzione dei vari orientamenti giurisprudenziali tesi ad identificare il bene giuridico protetto;
  • la condotta: l’introduzione e la permanenza nel sistema informatico (rapporto tra le medesime); la decodificazione del requisito dell’abusività specialmente con riguardo all’utilizzazione abusiva dell’accesso autorizzato alla luce della decisione delle Sezioni unite della Cassazione del 3 febbraio 2012, n. 4694;
  • l’elemento soggettivo;
  • la consumazione, il luogo di commissione del reato, il tentativo, il concorso di persone nel reato;
  • rapporti con le altre figure di reato: in particolare 326 c.p., 323 c.p., 494 c.p. e 640 ter c.p.

Nel corso della LEZIONE è stato fatto anche l’esempio concreto dell’ACCESSO ABUSIVO al SERVIZIO VIDEOCONFERENZA FGLAW e all’AREA RISERVATA FGLAW sia in concorso con chi cede nome utente e password, che in via autonoma, facendo riferimento al concetto di “DOMICILIO INFORMATICO”.

Nel corso di questa LEZIONE il docente ha analiticamente esaminato la decisione della Corte di cassazione del 27 maggio 2013, n. 40303, sul “criterio del server” ai fini dell’identificazione del locus commissi delicti, facendo, tuttavia, presente anche l’esistenza di un orientamento contrapposto, poi confermato dalla Corte di cassazione, sezioni unite, 24 aprile 2015, n. 17325 (decisione messa a disposizione dei corsisti durante la full immersion con rush finale riservata ai nostri corsisti ed interamente gratuita).

Sia consentita una BATTUTA!

La presente fattispecie di reato si inizia a studiare al Corso FGLAW sin dal momento dell’iscrizione, atteso che il modello contrattuale da sottoscrivere (che è già riservato e confidenziale) già contiene tutti i riferimenti normativi e richiama persino la pronuncia delle Sezioni unite della Cassazione del 3 febbraio 2012, n. 4694 (intervenuta proprio sugli art. 615 ter e 326 c.p.).

La lezione specifica sul 615 ter c.p., anche nei suoi rapporti con il 326 c.p., è stata integrata da ulteriori lezioni mirate soprattutto una di carattere generale sulla TUTELA PENALE DEI SEGRETI e l’altra sul TEMPUS ET LOCUS COMMISSI DELICTI.

Nel corso di quest’ultima lezione sono state specificamente esaminate tutte le principali questioni teorico-pratiche relative al tempo e al luogo del commesso reato. La rilevanza del fattore spazio-temporale nel diritto e nella procedura penale è stata analizzata anche in relazione ai criteri per la determinazione della competenza territoriale onde individuare il c.d. “giudice naturale” precostituito per legge anche, tra l’altro, in relazione alla diffamazione a mezzo Internet e alle truffe su eBay.

Più di recente, poi, i concetti sono stati ripresi in due ulteriori lezioni:

LA COMMISSIONE DEI REATI TRADIZIONALI A MEZZO WEB (diffamazione e sostituzione di persona).

REATI CONTRO IL PATRIMONIO – FRODE INFORMATICA (640 ter c.p.)

In particolare in quest’ultima recentissima lezione, onde completare il quadro giuridico di riferimento, sono stati delineati ed aggiornati i rapporti tra ACCESSO ABUSIVO A SISTEMA INFORMATICO (art. 615 ter c.p.) e FRODE INFORMATICA (art. 640 ter c.p.) alla luce della decisione della Corte di cassazione del 22 marzo 2013, n. 13475 (che ribadisce i principi già posti dalle Sezioni unite del 3 febbraio 2012, n. 4694, ed esaminati nella lezione precedente).

Da ultimo, per completezza, deve segnalarsi la LEZIONE di parte generale sul concorso apparente di norme, durata oltre 5 ore, in cui sono stati affrontati anche gli istituti del concorso formale e materiale e della continuazione.